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Rivitalizzare il sud con la Cina

Gen 03 2021

Rivitalizzare il sud con la Cina

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Tanto per avvalorare la tesi, del tutto veritiera, che vede lo sviluppo o la ripresa economica dietro gli investimenti edilizi, è di cruciale importanza oggi concretizzare un’azione manageriale che assottigli le differenze tra quartieri periferici e rioni centrali, all’interno delle città meridionali, in modo particolare. Questo perchè la nascita di gentrificati, ossia quartieri popolari valorizzati in metropoli come Napoli o Catania, ma anche Palermo, diventa essenziale ai fini del potenziamento della domanda turistica, dei servizi, della cultura del posto, e di conseguenza dello sviluppo. Con sviluppo si intende, in questo caso, la richiesta di servizi, trasporti e la limitazioni di fenomeni delinquenziali partoriti in situazioni di degrado e stallo economico; tanto più se si pensa all’essenziale settore immobiliare, che conoscerebbe un aumento o una stabilizzazione dei prezzi, su livelli alti o medi.

Così come a Milano la differenza fra centro e periferie non balza all’occhio in modo apodittico, non si può dire altrettanto di Napoli, dove la richiesta immobiliare principale, si limita a pochi quartieri, con i nocumenti che ne derivano. L’esempio più celebre di gentrificato è il Bronx, un tempo più che malfamato, fino ad essere “lucidato dal miliardario sindaco repubblicano Giuliani; fu quest’ultimo che, in antitesi al degrado con masnade di tossici e villani che imbrattavano i muri, applicò la politica del nitore immediato ad ogni imbrattamento, finchè tale fenomeno criminoso cessò.

Stesso discorso va posto per i piccoli centri scevri di infrastrutture, laddove si protrae un esodo giovanile senza precedenti. Se dunque il problema economico si pone da freno ad investimenti statali per il rilancio delle periferie e in seconda istanza dei paesi, è di recente battitura la notizia di un piano Marshall della Cina: questo vedrebbe la Cina offrirsi come costruttrice di infrastrutture nel mondo, in cambio di lavoro, commesse alle proprie imprese, e sfruttamento dei posti resi “migliori” per un periodo non breve. Giacchè Africa e Portogallo vi hanno aderito, la soluzione per il sud italiano lasciato nella degenerazione sociale, culturale, di infrastrutture e criminalità organizzata, potrebbe venire dal grande oriente cinese. Ma siccome lo stato unitario italiano si è sempre disinteressato di porre il meridione in una condizione di effettivo e paritario sviluppo, un management adeguato dovrebbe cercare il coinvolgimento di imprese meridionali o miste a quelle settentrionali, che in tandem con gli investitori cinesi, dotino il sud di effettiva capacità produttiva, il che gioverebbe in prospettiva, l’Italia intera…. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.

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