Search:

Giornalista di Isp perquisito dalla polizia

Ott 21 2022

Giornalista di Isp perquisito dalla polizia

image_pdfimage_print

Loading

Le forze del dissenso capitanate stavolta da Italia Sovrana e Popolare, denunciano aggressioni fomentate dai servizi segreti con l’ausilio della polizia: infatti un membro direttivo del partito presieduto da Francesco Toscano in un triumvirato con Marco Rizzo dei comunisti ed il giudice Ingroia, si e’ visto svegliare alle tre del mattino presso Gioia Tauro per una perquisizione intimidatoria: nella fattispecie l’aggredito e’ il giornalista e fotografo Giorgio Bianchi che enfatizza la pressione considerevole che e’ costretto a sopportare, nonche’ il proprio accostamento definito surrettizio e menzognero, a personaggi insorgenti ed esiziali. E’ stato cosi’ rimarcato dall’avvocato e magistrato Ingroia, l’insediamento in Italia di un vero e proprio stato di polizia in quanto le nemesi politiche del sistema non subivano tali intimidazioni e minacce occulte, dai tempi del Fascismo. Da qui si e’ erto il grido di ambasce sarcastico dell’editore della seguita emittente digitale Visione tv nel vedersi pubblicamente screditato come giurista e giornalista, nonche’ additato dai servizi segreti quale fonte di disinformazione: accuse che Toscano respinge coriacemente al mittente, rimarcando quale illecito per mancanza di autorizzazione pubblica, l’atto di penetrazione nella stanza d’albergo e perquisizione del collega a lungo inviato in Ucraina. Ingroia aggiunge di inoltrare alle procure competenti la denuncia dell’atto subito da Bianchi, auspicando il coinvolgimento dell’opinione pubblica contro l’arbitrarieta’ e l’abusivismo di certe fazioni delle forze dell’Ordine e dei servizi segreti. Tutti i membri di Italia Sovrana e popolare in relazione a tale episodio, asseriscono quanto continueranno a denunciare e rintuzzare il sistema politico ed economico in auge, con una eclatante ribellione al paradigma neoliberista, di fatto imperante. Bianchi in seguito alla levataccia con cui si e’ dovuto sottoporre ad interrogativi non autorizzati, si domandava chi lavorasse in maniera ctonia per destabilizzare il proprio partito e la compagine intera delle aggregazioni politiche anticonformiste. Il documentarista con un passato di collaboratore con Giulietto Chiesa alludeva alla forza del mezzo milione di votanti che hanno premiato la sua conformazione ideologica e fattiva, come causa di prosieguo nel percorso politico che prima o poi culminera’ in una palingenesi virtuosa per l’Italia. Toscano dal canto suo lodava la peculiarita’ della propria “creatura” partitica a glissare ogni iniziativa esogena teleologica alla sua infiltrazione. Questo a sua parere spaurisce un sistema imperniato sul conformismo e sulle ipocrisie come strumenti di legittimazione. Ma il fatto che vi siano palesi fenomeni di manipolazione politica, informativa e fattuale dei servizi segreti e seguaci, viene focalizzato come motivo di debolezza sistemica. Anche in base al fatto che i componenti della compagine sovranista culminata in Isp non danno adito ad episodi di violenza fisica e verbale deittiche di immediata e lecita azione degli organi di polizia e giustizia. Cosi’ il trittico di Italia Sovrana e Popolare si ammanta di effettiva indipendenza da masnade finanziarie ed elementi istituzionali in grado di influenzare gli esiti politici ed economici dell’Italia intera; pertanto sono convinti di terrorizzare lo stato ma che esso non trova i presupposti legislativi per fermarli. Da qui l’auspicio a portare l’episodio accorso al Bianchi presso la Corte Europea ed ogni sorta di tribunale internazionale e nazionale, come presupposto al risveglio collettivo ed al prosieguo e crescita della propria azione politica ed economica. Infatti tutti loro rimarcano l’instaurazione in Italia di uno stato poliziesco coercitivo che li affligge in quanto promotori dello smantellamento del Neoliberismo e sommi avversari di Draghi e delle sue appendici. Le indagini vere o false, le perquisizioni non autorizzate, le schedature dei componenti di Italia Sovrana e Popolare come eversori e personaggi perniciosi, secondo i diretti interessati costituiscono la negazione della liberta’ di espressione, di aggregazione politica e della mera verita’.

Cio’ che accomuna i membri della formazione Isp tuttavia, calca la uscita dell’Italia dall’Euro e dalla Nato, il pieno rispetto della Costituzione dal punto di vista economico e legislativo, il che di fatto prescrive i progetti autodichiarati dal Bianchi con Ingroia e Toscano. Quest’ultimo lamentava l’ostracismo dei media contro la loro costituzione politica, accostandoli a personaggi di dubbia deontologia ed a ideologie antimercantilistiche, pro violenza quasi terroristica e Comunismo. Il che viene arduamente aborrito dai diretti interessati, che considerano il Comunismo come un progetto politico surrettizio, arcaico ed inadeguato rispetto alle sfide del presente e del futuro. Ma a tal proposito apostrofano organi dello stato carsici tesi a manipolare le notizie e le principali trasmissioni mediatiche, in modo falso ed aberrante. In tal guisa i personaggi burocratici del caso attuerrebbero un processo di propaganda, mistificazione ed indirizzamento dell’opinione pubblica, antitetico gli interessi del neonato partito che si pone come unica ancora di salvezza per l’Italia.

Dal punto di vista geopolitico Ingroia ed astanti durante il talk che indagava sulla perquisizione del Bianchi, alludevano la situazione degli anni di piombo e quelli del maccartismo in cui si verificava una continuativa caccia ai comunisti e terriristi tra politici e giornalisti sganciati da quei centri, con pedinamenti, arresti fugaci, pressioni subliminali e continue schedature, definite come manfrine concretizzate da frange deviate di organi dello stato da bonificare con un processo di reiterate denunce alla magistratura.

Sul fronte del giornalismo questi professionisti glissano sull’etichetta di controiformatori attribuitagli da organi di stampa forestieri scoperti essere finanziati dai medesimi attori ai vertici del neoliberismo mondiale, oppenendo il fatto che le proprie dichiarazioni e notizie sono innestati su dati inconfutabili ed ufficiali; ma lo fanno in modo sornione convinti del proprio progetto a lungo termine e della loro unicita’ in quanto a conglomerato politico realmente antisistema. In base a cio’ tutti i giornalisti inerenti Isp si dichiaravano sicuri di una unione definitiva di tutte le vere forze dissonanti con la loro compagine politica, additando in modo discreto e quasi impercettibile la controparte innestata sull’altro trio Amodeo-Paragone-Putzer, che attraverso Italexit ha rigettato la possibilita’ di accedere al parlamento in un’unica coalizione. Coalizione che ad ogni modo ha raggranellato, seppur in guisa disunita, oltre un milione di voti e che oggi risiederebbe a Palazzo Chigi se si fosse presentata in modo congiunto. Eludendo il partito Vita della Cunial reticente ad alleanze preelettorali, i componenti di Isp si entusiasmano in merito al numero crescente di persone schierate con il loro progetto, che fino al principio delle elezioni figuravano un milione e otto. Se a cio’ si aggiungono i dieci milioni circa di astenuti dalle elezioni in Italia, tutti i caporioni della compagine disallineata si galvanizzano sull’ipotesi di ottenere la maggioranza assoluta delle preferenze elettorali, che plasmerebbe l’Italia ed il mondo su un diverso e nuovo paradigma.

0 Comments
Share Post