I pericoli di Putin e la Russia contemporanea
Quella odierna consiste nella Russia piu’ potente ed al contempo minacciata dall’era delle guerre mondiali. Di fatto checche’ se ne dica, la Russia e’ la nazione piu’ sovranista che esiste, permeata da un sovranismo vero, ossia di matrice popolare, di cui Putin e’ il garante anziche’ il dittatore. Ed oggi per la prima volta dal suo insediamento, Il presidente russo ex direttore dei servizi segreti fronteggia un calo di consensi, che e’ tuttavia indice di un ben nobile sentimento: la paura, da parte della popolazione russa rurale e della classe media, che dopo l’eta putiniana i prossimi presidenti non percorreranno la stessa linea sovranista ed identitaria che contraddistingue la Russia e Putin. Tale timore della popolazione russa povera, anziana, o della classe media sovietica, e’ basato sulla consapevolezza che Putin non abbia strutturato la propria azione politica e la propria visione, per un arco temporale che sia posteriore ad egli stesso.
La Russia e’ il paese a cavallo tra oriente ed occidente, aperto in modo equanime agli influssi economici e culturali dei blocchi euro-americani ed asiatici, ma con un forte controllo autoctono teso a difendere la propria identita’ nazionale nonche’ la propria diversita’ dall’Europa e dalla Cina; il che’ evita alla Russia di schierarsi aprioristicamente dall’una all’altra parte. Palese, a tal punto, figura il fatto che la Russia ed il suo uomo “forte” al comando, siano i bersagli prediletti delle mire globalizzatrici occidentali, che vogliono coinvolgere le menti russe a favore delle idee del liberalismo con il portato di finto razzismo, finta omofobia, finto comunismo con cui la dottrina liberale si scherma allorche’ viene messa in discussione. E la Russia ha ultimato la sua critica indiretta al neoliberismo con il programma denominato rusnet, che fara’ staccare “l’universo” della Russia, dalla connessione internet cui tutti sono collegati, la quale connessione e’ detenuta e decisa dall’America. Il questo modo la Russia serbera’ i propri segreti, i propri centri di controllo infrastrutturale ed economico, dal grande fratello informatico che attesta l’America come gestore principale del mondo avanzato. Su questa linea da tempo i servizi segreti russi comunicano in maniera cartacea che, di fatto, e’ fisica dunque difficile e faticosa da spiare e decrittare.
Oggi il nemico di Putin e della Russia appartiene alle smanie di potere delle elite russe, esponenti della globalizzazione euroamericana e simpatizzanti dell’idea del libero mercato e della unificazione delle identita’ e delle coscienze plasmate sul mercato. Un mercato che in Russia ha gua’ influito molto, penetrandola dopo la disgregazione dell’Urss per mezzo della finanza speculativa. Quelle élite che vogliono assicurarsi la gestione totale, anziche’ parziale come oggi, delle immense risorse naturali russe stanno caldeggiando una detronizzazione graduale di Putin, per cui la guerra silente che vuole occidentalizzare e fagocitare la Russia, si decidera’ in seguito all’era Putin. Tuttavia gia’ ora vengono denunciati a Putin, nei suoi periodici colloqui televisivi con esponenti del popolo, episodi di carovita eclatanti, fenomeni di corruzione dilagante e decrescita irreversibile del potere d’acquisto della classe media. Insomma con gli attacchi congiunti tra l’elite finanziaria russa e quella euroamericana a Putin, le conseguenze sono in atto e diventano sempre piu’ critiche, tuttavia la Russia sta esprimendo una voglia di autoconservazione della propria identita’ culturale dagli influssi esterni, e gli intellettuali russi accusano gli omologhi occidentali quali incapaci di essere autonomi nel pensiero e nel giudizio: autonomia necessaria per indicare il neoliberismo come peggior male nonche’ totalitarismo odierno, nemico della diversita’ cui la Russia reclama per se, indicando un futuro alternativo al neoliberismo. La Russia reclama e lavora per un futuro neosovranista in netta antitesi col neoliberismo globalizzatore contemporaneo. Ed esorta la Russia, per il riconoscimento ed il rispetto della diversita’ nazionale che vede la Russia come una realta’ diversa dall’Europa, dall’America e della Cina; tale diversita’ che rende fiera la Russia e la sua popolazione sotto attacco dalla parte piu’ facoltosa e cosmopolitica della Russia. Cravatta artigianale Ornella Castaldi, 100%100 italiana, chiusura con gancio e nodo fisso; 40€ su shop di francescopaolotondo.com e marketplace della pagina Facebook Francesco Tondo.