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La distruzione della Calabria

La distruzione della Calabria

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Sono i media gli artefici dei peggiori mali che affliggono l’opinione pubblica, come quello del razzismo territoriale: sebbene io conosca Massimo Giletti di persona e sia giornalista, non posso esimermi dal definirlo un collega incapace e fazioso; le sue invettive contro la Calabria recentemente sbandierate su uno dei principali canali televisivi d’Italia non fanno merito alla categoria giornalistica ne’ suffragano una vitale, opportuna ormai, opera di unificazione italiana strutturale. La sanita’ calabra su cui si e’ cristallizzato il bislacco presentatore torinese mostra crepe finanziare che la obbligano ad un commissariamento decennale ancora in corso: tale commissariamento ha raddoppiato l’entita’ dei debiti; e la ripartizione dei fondi per la sanita’ meridionale- occultata da Giletti-anziche’ andare per il 34% al comparto del sud Italia come prescritto, arriva a meno del 25%, tutto in favore del settentrione dell’eccellenza e degli scandali e latrocini sanitari. A tal punto e’ fisiologico avere ospedali di serie cadetta e malati mal curati, nelle regioni del sud Italia; Giletti se non dice o non sa cio’ o e’ inadeguato a svolgere il proprio ruolo oppure e’ omertoso alla stregua dei mafiosi che puntualmente stigmatizza.

Sono i criteri di assegnazione dei fondi statali per i servizi dei cittadini, in base alla percentuale di popolazione, a non essere rispettati in Italia, nonche’ causa principe dell’inviluppo e degrado al sud di Napoli. Cosi’ come il costo del denaro, che presso il sud e’ quasi il doppio del nord, come si evince dai dati che vedono l’annessione di quasi tutti gli istituti e sportelli e sedi decisionali, relativi alle banche meridionali, presso il settentrione italiano. Binariamente ai fondi e distribuzione delle ferrovie per la linea veloce, delle universita’, degli asili nido, dei porti, il sud italiano e’ indefessamente svantaggiato e dileggiato per presunta inefficienza. Senza affermare tali dati, ed esecrando con minacce televisive chi non aderisce alla propria visione, Giletti opera con metodi mafiosi, divulga disinformazione, incrementa il razzismo territoriale e non beneficia l’Italia, che necessita di una effettiva integrazione infrastrutturale, produttiva, culturale e demografica, tra i suoi poli di territorio posti agli antipodi, nonche’ propedeutici per la crescita.

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