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I veri incentivi all’edilizia e alla crescita

Mag 26 2021

I veri incentivi all’edilizia e alla crescita

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Le novità del neonato codice della strada, sono interessanti: dal ritiro immediato di patente e telefono allorchè si venga colti impegnati a smanettarvi; all’obbligo di tecnologie applicate alle vetture per sventare sinistri stradali.

La proscrizione della scatola nera sulle macchine al fine di accertare le effettive dinamiche degli incidenti, è un fattore essenziale per la salvaguardia dei consumatori oltre che delle assicurazioni stesse ma anche una sanguisuga per le batterie delle auto.

Saranno aumentate le zone riservate ai pedoni ed ai ciclisti, con questa nuova legge; inoltre la confisca del telefono servirà a sventare gli illeciti stradali di ogni sorta, almeno così dovrebbe essere…Va ora rimarcato un punto cardinale che implica una classe manageriale illuminata, dunque volano di sviluppo: il punto in questione consiste nel fatto che la tecnologia per decimare gli incidenti stradali risulta gia’ approntata, tuttavia l’infrastruttura idonea a supportarla e massimizzarla, latita. Ecco il motivo per cui è indispensabile apportare infrastrutture ciclicamente, in una nazione. In seguito diviene categorico coprire tutto il territorio nazionale, di queste ipotetiche e nuove infrastrutture ma che siano benefiche e non esiziali come piu’ studi indipendenti additano essere il 5g.

Quello che al meridione italiano è omesso fare, è dotarlo delle medesime infrastrutture del settentrione d’Italia: nell’ambito dei trasporti, dell’aereonautica, dell’educazione, nella produzione industriale, ed in ultima istanza, nell’informatica iper veloce e nella rete autostradale e stradale.

Allorchè si scorga che le linee ferroviare ad alta velocità mancano al Sud, ci si dovrebbe accapponare la pelle; così come quando ci si renda conto che gli asili nido scarseggiano, tanto che i nonni sopperiscono in molti casi, alla mancanza di accudimento dei bambini.

Per quanto palese sia la verità che non si può fare tutto e subito, diventa almeno inevitabile gestire le risorse dell’erario in maniera da ricavarci tutti, ovvero avvantaggiarsi in maniera sistemica, anzichè secondo criteri territoriali e sopratutto finanziari: a Napoli, che demograficamente ha solo duecentomila residenti in meno di Milano, le autostrade a due e tre corsie, sono cosi’ risicate e strette, da essere ingolfate di auto nelle ore di punta, e figurare troppo strette per consentire andature veloci e in sicurezza. Che i vincoli ambientali impediscano un ampliamento autostradale e stradale per il meridione, non fa esimere in teoria, di costruire autostrade interrate e sopraelevate in affiancamento: cosi’ si suffragherebbe in maniera costante, pragmatica, l’intero settore edilizio, che e’ tra i piu’ trainanti per l’Italia.

Invece il fatto che per l’erario risulti dispendioso ed impossibile investire in maniera indefessa ed ingente, e’ una melensaggine che rimpingua solo le casse dell’alta finanza, a detrimento delle piccole e medie imprese, dei professionisti e dei lavoratori.

Danilo Stile, imprenditore edile di Nocera Inferiore, definisce gli incentivi per l’edilizia relativi all‘ultima manovra statale del 110%, un finto sostegno alle imprese, infatti lo stato paga indebitandosi con l’Europa che emette moneta al posto della Banca d’Italia, dopo molti, troppi mesi le imprese; inoltre per ottenere i liquidi pubblici del piano casa, ci sono innumerevoli cavilli burocratici che rallentano o elidono l’iter aziendale dei rimborsi; senza alludere al fatto che solo le imprese con un immenso patrimonio, posso attingere a questi comunque striminziti fondi. E’ stato calcolato da Guido Grossi, ex responsabile dei mercati finanziari Bnl, che per far crescere l’Italia in doppia cifra, occorrerebbero 360 dei duemila miliardi depositati sui conti correnti italiani a breve in mano ai francesi, come Borsa di Milano, Bnl e Unicredit, offrendo titoli pubblici ai medesimi correntisti con un buon interesse e sopratutto garantiti dallo stato; in tal guisa si azzererebbe in cinque anni l’intero debito pubblico, compresa disoccupazione, precariato, e bassi consumi.https://www.facebook.com/marketplace/item/1271409729871201/

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