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Il colpo di stato targato Conte

Ott 07 2020

Il colpo di stato targato Conte

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Smontare i decreti Salvini è un atto ignobile quanto dimostrativo di come, a differenza di molti altri paesi, l’Italia ha un ruolo di piattaforma d’arrivo dei cittadini europei del domani.

In questi mesi di pugno duro, il nostro è stato l’unico paese ad aver dimostrato di essere sempre stato cedevole rispetto ai suoi concittadini europei che millantano accoglienza, ma ricevono solo una parte di quanto promesso in termini di capitale umano.

Aprire i porti significa anche aprire alle Mafie straniere ed al loro consolidamento territoriale. Una realtà che fa paura di cui nessuno parla perché l’area politica è la stessa di quelli cresciuti sotto l’egida dell’antimafia, ma che politicamente sono obbligati a scegliere l’accoglienza, accogliendo anche i criminali stranieri che pian piano, silenziosamente, prendono il controllo delle nostre città.

C’è chi è convinto che la pensione ce la pagheranno loro, ma dubito. Non stiamo importando laureati come fanno gli altri paesi, ma molte persone che hanno un futuro nei campi o da garzoni pagati a settimana e a nero.

Con questa riforma, chi godrà, saranno certamente i vaticanisti ed i fautori della società aperta, mentre chi continuerà a soffrire saranno inevitabilmente i lavoratori italiani e gli abitanti dei territori africani che continueranno ad assistere alla loro diaspora verso la terra promessa in cambio di una spartizione sempre più sanguinosa delle preziose risorse che le loro terre natie hanno.

In un’epoca di 4.0 è impossibile ahimè immaginare di ospitare tanti lavoratori quanti ne sono i posti di lavoro. Soprattutto perchè, oltre alla sempre più costante automazione dei processi produttivi, ci si aggiunge che non c’è lavoro.

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