Search:

Il diavolo esiste ma…

Apr 09 2024

Il diavolo esiste ma…

image_pdfimage_print

Loading

IL DIAVOLO ESISTE MA PURTROPPO TANTI SACERDOTI NON NE PARLANO: TESTIMONIANZA DI PADRE CARLIN, ESORCISTA, EREDE SPIRITUALE DI PADRE AMORTH

Intervista a Padre Paolo Carlin, 58 anni, frate cappuccino, originario di Roma, dal 2014 esorcista della diocesi di Faenza, membro dell’Associazione internazionale esorcisti di cui è coordinatore per l’Italia.

Perché in tanti dubitano addirittura dell’esistenza del diavolo?

Il diavolo non si conosce. Siamo vittime di una cultura impregnata della più grande menzogna che Satana è riuscito a ordire: la negazione della sua esistenza. Complice l’ignoranza e l’aderire, più o meno consapevolmente, alle “nuove” filosofie di vita new age od orientaleggianti. Ma il diavolo esiste, e non è quel portatore di luce che i suoi adoratori vorrebbero farci credere. Purtroppo tanti sacerdoti, non avendo una preparazione in materia, non ne parlano abbastanza. Per non dire, poi, di quelli che utilizzano una fantomatica capacità di liberazione ingannando loro stessi e gli altri. Certi doni, se non sei un santo, non vengono da Dio.

Qual è la giornata di un esorcista?

L’esorcista non è un super sacerdote. È un uomo comune. Talvolta, quando mi chiedono benedizioni “speciali”, resto interdetto. Non siamo extraterrestri. Conduciamo la vita dei sacerdoti, fatta di preghiera personale e comunitaria. Mettendo al centro la confessione e l’Eucaristia, perché il maligno usa i nostri peccati contro di noi. Io mi sveglio ogni giorno alle 5.30 e mi corico alle 23. La mattina porto avanti altre attività del ministero sacerdotale mentre tutti i pomeriggi incontro le persone con problemi spirituali e non.

Siamo abituati a vedere al cinema gli esorcisti che combattono corpo a corpo con il demonio.

La battaglia non è fra l’esorcista ed il diavolo ma fra la Chiesa e il diavolo. Inoltre, l’esorcista può imporre soltanto le mani sul capo. Non c’è bisogno che la persona venga toccata, questo è un punto importante. Purtroppo l’immaginario collettivo è orientato dalla cinematografia ma quelli sono rituali inventati dai registi. Il guaio è quando a seguirli sono anche alcuni sacerdoti.

Ha mai avuto paura?

A volte il diavolo mi può mettere agitazione per la sorpresa ma non mi spaventa mai. È imprevedibile ed al contempo noioso. Ma non bisogna avere timore. Se si crede in Gesù, non si ha paura. Eppure il demonio non va sottovalutato, perché è un grande ingannatore. È più forte di un uomo, perché è un angelo caduto. Ma di fronte a Dio non può fare nulla e poi non è onnipotente.

Il risultato della battaglia è sempre la vittoria?

Gesù ha già vinto per noi. Per vincere, però, bisogna stare con il vincitore. Siamo noi a decidere, con le nostre scelte. Non possiamo immaginare di mandare via il male con il male.

Quali armi ha l’esorcista contro il diavolo?

Quelle di ogni cristiano: armi spirituali ma vere e proprie armi. L’elmo è il Vangelo, che protegge la testa dalle illusioni e dalle tentazioni del nemico. Il Vangelo è necessario ed è fondamento della fede perché cancella quei pensieri ossessivi di disperazione, di confusione, di disordine, di paura, di ansia, di angoscia che incominciano a partire dalla testa perché il nemico comincia ad attaccarci dalla testa. Perché? Perché la testa è la sede del libero arbitrio e della volontà dell’uomo. Allora se la testa è piena della Parola di Dio, non può entrare il nemico. Perché? Come ha cacciato Gesù, Satana, nelle tentazioni? L’ha cacciato citando la Scrittura. Con quella che è luce di verità ha smascherato la menzogna e la tentazione. Se la testa non ha la Parola di Dio noi facilmente rimaniamo soggiogati e confusi. La spada è la preghiera, con cui si lotta contro le trappole. La preghiera non è sciorinare parole, bla, bla, bla, bla … ma è fare proprie quelle parole od addirittura dirne di proprie in quel momento. Ma dopo aver ascoltato Gesù, però, perché solo se ascolto prima Lui dopo saprò anche come rispondere, come invocarlo, come ascoltarlo, come affidarmi a Lui, come avere la pace, la forza. Allora, pregare significa dialogare con Lui, non tanto fare delle pratiche. Come ascoltarlo non è leggere o studiare il Vangelo. Quindi bisogna entrare in questa logica di relazione personale.

La corazza sono i Sacramenti, l’azione di Dio nella vita dell’uomo. La confessione è più potente di un esorcismo: più mi confesso, più il diavolo è lontano; mentre l’Eucaristia è forza spirituale per l’anima. Infine lo scudo, che è la fede. Se mi fido di Dio, Satana “va fuori dai piedi”.

I Sacramenti dell’Eucaristia e della Riconciliazione ci mantengono figli di Dio, figli della luce, non delle tenebre. Allora a questo punto siamo forti contro ogni male. E’ importante che ognuno usi i Sacramenti e li viva non tanto come cose da fare, precetti domenicali o pratiche religiose ma proprio come un incontro vero, concreto, con il Signore Gesù Risorto.

Paradossalmente pure essendo esseri inferiori a Satana, che è un angelo puro, siamo più forti di lui. Non per niente, quando invochiamo la Madonna, lui va su tutte le furie, neanche la nomina, dice: “Quella là”. Sapete perché? Perché la Madonna è un essere umano, ma a differenza sua che è stato disobbediente e lo sarà per l’eternità, perché ormai non può tornare indietro in quanto è un angelo, la Madonna invece è tutta pura, tutta immacolata, tutta in comunione con Dio proprio perché ha detto sì a Dio e no a lui.

E questo per lui diventa motivo di più grande sconfitta: essere sconfitto da un essere inferiore (in quanto essere umano). Ecco perché la teme. La teme proprio perché Lei è l’unica tra gli esseri umani che non può toccare e di tutti quelli che sono consacrati a Maria lui dice sempre: “Io non posso fare più niente perché ‘Quella là’ lo protegge”.

Fonte: Aleteia

0 Comments
Share Post