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Il silenzio assordante sulla esistenza della fusione nucleare fredda

Ott 29 2020

Il silenzio assordante sulla esistenza della fusione nucleare fredda

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Costantana al posto del palladio, presente solo in Russia e Cina,rappresenta la soluzione “made in Italy” per immettere atomi da fusione nucleare fredda. Costantana e’ molto buono per la sua capacita’ di dissociazione dell’ idrogeno da molecolare ad atomico, inoltre mantiene la medesima temperatura a prescindere dalla quantita’ di materia che vi passa. L’ Energia fornita dalla costantana e’ sette volte superiore a quella fornita attraverso il nichel ed il palladio. Costantana ha un costo di mille volte inferiore al palladio. La migliore lega italiana di fatto figura essere la costantana.

L’elettroboltz e’ per contro l’ unita’ di misura relativa all’energia nucleare, che nella fissione parte dai due milioni, e serve, la fissione, a produrre energia civile invece di distruzione, con il solo nocumento delle scorie radioattive. Uranio 245 e’ invece l’atomo adoperato nella fissione, che in tal modo viene spaccato per produrre energia. Con le centrifughe esso si arricchisce concentrando l’uranio fino ad oltre il 90%; cosi’ si ottiene la bomba atomica. La fusione invece si ferma a 14 milioni di elettroboltz, con un minimo di 2 milioni ed ha molte meno scorie; premesso che la concentrazione di isotopi di uranio in natura e’ dello 0,7%,la fusione fredda e’ difficilissima perche’ si fa con i cristalli, che sono di difficilissimo controllo a causa della loro instabilita’.

Fusione fredda e’ stata raggiunta da Freishman negli anni ottanta, finanziato da Toyota, e si chiama cosi’ perche’ utilizza il deuterio, ossia un idrogeno lavorato non radioattivo, messo nel palladio, che funzionava in modo alterno-per funzionare infatti, bisognava creare il “non equilibrio”-ossia il modo di far scaricare in modo spontaneo il deuterio in eccesso-: tale esperimento fu decretato fallito solo per la difficolta’ di raggiungimento del non equilibrio, in antitesi all’equilibrio con cui il palladio assorbe fisiologicamente una certa quantita’ di deuterio.

Tuttavia l’esperimento filava ed e’ stato un errore marchiano aver smesso di lavorarci di piu’. Mellow alla fine degli anni ottanta presso il Mit, replico’ in modo vincente l’esperimento di fusione fredda, ma per un conflitto di interessi sfociato nel suo omicidio, si decise che il punto zero che produceva energia doveva essere spostato ad uno, dunque quello raggiunto allora aveva una potenza troppo bassa. Ma cio’ era assurdo! La fusione nucleare per via chimica alla Mellow esiste, dunque si puo’ ottenerla senza utilizzare tutte le altre componenti come l’idrogeno dei mari bensi’ solo con elementi riprodotti in laboratorio.

Il professor Celani progetto’ un apparato di produzione atomica potente piu’ del doppio di quello migliore americano, e afferma che l’energia nucleare pulita si produce con la chimica, senza l’ausilio dell’acqua di mare. Oggi mediante il progetto Nemca il professore in questione sta sviluppando dei fili conduttori in grado di portare idrogeno in quantita’ elevatissime per mezzo di impulsi elettrici.

Deuterio o idrogeno in un reticolo cristallino comportano la fusione fredda dal nulla ma lo stato italiano ha chiuso i rubinetti dei finanziamenti a tale progetto, cosicche’ delle migliaia di scoperte scientifiche annuali, meno dell’uno per cento viene realizzato; e in percentuale minore viene concretizzata qualche tecnologia atta a migliorare e sgravare le vite umane.

Entro un lustro dovrebbe essere realizzata la fusione fredda dati gli impegni di numerosi gruppi di ricerca al mondo, l’aiuto iniziale della Ue, il finanziamento minimo di illuminati imprenditori italiani, di Google, dello stato italiano, dello stato giapponese con Toyota.

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