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Lega/5s: Dissenso e distruzione controllata

Set 17 2021

Lega/5s: Dissenso e distruzione controllata

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Sono ormai un lustro e una manciata di mesi che si assiste ai fuochi incrociati di media, deputati, europarlamentari, leggi e finanza ai danni del Movimento 5 stelle, con conseguente esodo di attivisti, politici ed alleanze medesime, oltre alla cesura di voti effettivi e proseliti on line. Il gruppo politico di Grillo e’ considerato reo di quel reddito di cittadinanza tuttora difeso da Conte e non abrogato da Draghi: colpe enfatizzate dai media e dalla controparte politica, relativa il reddito di cittadinanza, ai danni dei seguaci di Grillo, definite antitetiche agli imprenditori che non trovano personale a basso costo e ai professionisti assediati da fisco e crisi che lavorano senza sostentamenti. Da qui lo smembramento del banchetto del Movimento di Grillo, in quel di Milano da una folla inferocita a causa di promesse tradite; i grillini pagano lo scotto multiplo di essersi accordati su tutto cio’ che l’opinione pubblica considerava da aborrire: permanenza nell’euro, mancato calmieramento fiscale oggi eliso da impennate sui costi di energia e carburanti monstre-si teme aumento del 40% dell’elettricita’ quest’anno-. Senza sconti sul debito pubblico detenuto dalla bce e supini alle prescrizioni del Green Pass e sull’obbligo vaccinale, i seguaci di di Maio riscontrano molteplici sconfitte sul campo della politica estera e di quella interna-pugno duro contro gli italiani dai fatturati descrescenti e restii al vaccino, porti spalancati per clandestini non vaccinati e suffragati dal governo sul piano economico ed abitativo. E’ in atto una vera distruzione controllata del Movimento 5 stelle ad opera sopratutto della grande finanza internazionale di matrice euroamericana, che minaccia di non comprare piu’ titoli pubblici con cui pagare servizi, emolumenti e pensioni, se i grillini concretizzano i loro encomiatissimi, un tempo, programmi elettorali. Mentre sono stati diffusi dati di imprenditori alberghieri e del terziario che non fronteggiano defezioni di dipendenti per mezzo del loro pagamento di contributi, tredicesima e quattordicesima, l’aumento delle pensioni minime e di quelle dei disabili oltre al reddito di cittadinanza, figura un operato virtuoso dei 5 stelle che ha salvato l’Italia dal collasso economico dovuto alla deflagrazione di nuovi poveri assoluti.

Cio’ cui tuttavia si assiste da qualche mese, sempre probabilmente con ugual regia, e’ la perdita irreversibile di consensi di quella Lega che si accredito’ un gradimento strabordante all’indomani della spaccatura politica con i cinque stelle: questi ultimi infatti votarono la Von der Leyer ed il suo Recovery Plan cui oggi gli italiani stanno donando gli interessi illeciti con aumento di iva, patrimoniali dirette ed indirette in simultanea con deflazione salariale, recisioni di spesa pubblica ed imposizioni europee reiterate. Ebbene in seguito al boitottaggio dei grillini e della bce della proposta Lega su eurobond e titoli statali di pagamento garantiti solo per l’Italia e solo per pagare i debiti con imprese italiane, Salvini volava nei sondaggi. Fino al suo assenso su mascherina, nuove tasse, Recovery Plan e Green Pass. Adesso Meloni con Fratelli d’Italia sembra accavallarsi alla Lega in un piano di dissenso controllato in cui lo spread ed il debito pubblico sembrano occulti ma si pagano con manovre fiscali non dichiarate nel silenzio di Fratelli d’Italia sul punto piu’ importante del Green Pass: come finanziare senza interessi l’Italia alla stregua di Germania e Francia che, a differenza dell’Italia, mantengono un settore attivo di banche pubbliche che garantiscono i debiti e quindi il pil ed il reddito dei loro cittadini?

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