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Marco Rizzo chiede impeachment a Von der Leyer

Ott 29 2022

Marco Rizzo chiede impeachment a Von der Leyer

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Marco Rizzo con un passato recente da segretario del partito comunista ed oggi segretario di Italia Sovrana e Popolare ha infuriato contro l’intero sistema politico, finanziario, istituzionale ed amministrativo dell’Europa e dell’Italia, presso il gremito palco della piazza milanese cui ha radunato i renitenti alla guerra ed all’attuale assetto governativo italiano ed occidentale. Denunciando nuovamente l’incoerenza del capo 5 stelle Conte nel marciare contro la guerra sotto le sedi istituzionali italiane omettendo l’Ambasciata americana e la consequenziale esortazione di uscita dalla Nato. Italia Sovrana e Popolare di cui Rizzo impersona la principale figura politica, sta organizzando manifestazioni di ribellione nei fine settimana, all’interno delle maggiori citta’ italiane, enfatizzando il neoliberismo come unico e vigente totalitarismo da rintuzzare; e ripresentato a distanza di quasi un secolo dal Fascismo nelle sue declinazioni di coercizione politica, mediatica, finanziaria, economica, sanitaria, didattica, scientifica.

Convinto di fare un pieno di preferenze alle prossime elezioni, Rizzo si inorgoglisce accennando il risultato politico monstre che il suo partito ha ottenuto durante elezioni anticipate, oblivione mediatica, alleanze bislacche come quella mancata con Italexit, ed oltre trecentomila preferenze. Il comunista imperniato sull’azione e la figura politica e gestionale di Enrico Mattei, non si esime dal dichiararsi uno spauracchio temutissimo dalla politica ed economia non solo italiane, in quanto il partito Italia Sovrana e Popolare si e’ visto occultato dai media, dai servizi statistici e e dai confronti politici; con solo il 7,5% degli italiani consapevoli della propria esistenza. Per contro Paragone figurava su una dovizia di aziende editoriali e sui social, ma secondo Rizzo non rappresenta una svolta in quanto apparentemente, Paragone e seguaci caldeggiano una sorta di dissenso controllato che differisce totalmente dal progetto e l’intento realmente antisistemici dell’agglomerato politico capeggiato mediaticamente, da Toscano con Visione tv. Sull’oscuramento di Italia Sovrana e popolare confluito in una gravosa sanzione a Mentana, Rizzo rimarca con sarcasmo la replica del direttore del tg su la Sette intrisa di un franco senso di impunita’. Marco Rizzo ha infiammato la platea alludendo la Costituzione nel suo completo ripristino come apice del programma del suo partito, caldeggiando una duplice uscita dalla Nato e dall’euro teleologica di una effettiva ripresa di sovranita’ dell’Italia. Bel Paese additato innumerevoli volte come una colonia dal segretario di Isp coinvolto forzosamente in una guerra per procura, costretto a sottoporre tasse e costi energetici immani per gli industriali, nonche’ totalmente dipendente e similare, da e con la Russia, dal punto di vista energetico ed ontologico. Con quest’ultima tuttavia, l’Italia si e’ vista costretta a troncare ogni rapporto, a scendere in una effettiva guerra non convenzionale, costretta ad ascquistare il gas liquido dagli Usa ben piu’ costoso ed inquinante, a causa dell’obbligo di trasformarlo con i rigassificatori. Rizzo ha affermato che Meloni e Letta non si discostano dai dogmi surrettizi dell’occidente anglosassone per cui rappresentano due facce della stessa medaglia, che figurano subordinati alla finanza transnazionale che adultera e rinnega le Costituzioni e gli equilibri geopolitici. Marco Rizzo aggiunge puntualmente da ogni palco, che sono a repentaglio non solo i diritti e gli emolumenti dei lavoratori italiani, bensi’ la classe media intera ed il reticolo di imprese piccole e medie d’Italia. Ecco perche’ si presenta come argine al neoliberismo, equidistante da America e Russia, nonche’ improntato, Rizzo e compagni, alla statalizzazione delle principali infrastrutture e delle multinazionali di stato attualmente copossedute dai soliti fondi di investimento e banche commerciali forestiere.

Italia Sovrana e Popolare si mostra come un progetto a lungo termine di cambio paradigmatico della societa’ e del modello economico, incentrato a rintuzzare lo strapotere delle multinazionali con la edificazione di multinazionali pubbliche in guisa di Amazon, finalizzate a trattenere i ricavi sul territorio, sfruttare la tecnologia per far lavorare tutti meno e garantirgli un tenore di vita dignitoso, che affermano dai banchi del partito in questione, essere facilmente attuabile.

Sugli scandali inerenti i vaccini Rizzo si rivela sfrontato nel rimarcare le fandonie relative sperimentazione e risultati, con i connessi obblighi di Green Pass, mascherina, i licenziamenti e le cesure di paghe o il congelamento di esse, in relazione al personale renitente a vaccinarsi. Rizzo rimarca lo zelo nello svincolarsi, come Italia, dallo strapotere delle multinazionali e degli enti transnazionali implicati nella pandemia e nella sua gestione, da parte di tutto il proprio comitato partitico. Sulla questione Covid inoltre, il segretario di Isp azzarda la richiesta di impeachment per il presidente della Commissione europea Von der Leyer, rea di aver mentito sui nocumenti ed il loro numero, correlati ai vaccini, e cio’ nonostante aver acquistato oltre quattrocento milioni di dosi per la popolazione intera dell’Europa, eludendo dati e verita’ apodittici. Per Rizzo inoltre Von Der Leyer e’ macchiata di intromissione nella sovranita’ nazionale alludendo il discorso in cui, se avesse vinto Italia Sovrana e Popolare alle elezioni italiane-con un sottinteso- il capo dell’Europa avrebbe applicato come ripicca, strumenti finanziari in grado di inficiare l’Italia in modo irreparabile. Tale affermazione sarebbe illecita da pronunciare durante ogni campagna elettorale.

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