Negri specie superiore: scienza ed economia smontano il razzismo e salvano il meridione
“I MERIDIONALI? SONO AFRICANI BIANCHI”, LO DICE LIBRANDI, AMARETTO DI SARONNO PER CONTO RENZI
di Raffaele Vescera*
Tal deputato di Italia Viva Gianfranco Librandi, attivo rappresentate del partito del nord nella schiera renziana, si libra in un volo razziale affermando che “I meridionali resistono di più al coronavirus perché sono africani bianchi. È una questione genetica”. Lo ha fatto nella pungente trasmissione di Radio 24 “la zanzara”, teatrino farsesco condotto da tal Cruciani, dispregiatore di meridionali a gogo. Poi il deputato ha rivendicato di essere calabrese, quando calabrese lui, nato in quel di Saronno da madre emiliana e lì cresciuto, lo è solo di padre, e la bella e civile Calabria l’ha vista attraverso le lenti deformanti del razzismo padan-leghista. Ha poi chiuso il suo eruttar sentenze affermando che è per questa ragione che si è salvato dal covid e che “San Pietro era un Rom”. Premesso che, essere africani è bello e per dirla con Pino Daniele, è meglio essere africani che sparare cazzate da razzisti sudafricani o parapadani, ci faccia il piacere di tacere il signor Librandi, noto alle cronache quale indagato per certi affarucci non proprio onorevoli, e la smetta di annunciare ducesche sciocchezze in onda radio, come se non bastassero quelle diffuse dal suo duscetto Matteo, da Rignano sull’Arno con il quale, partito berlusconiano e passato al Pd, ha poi fondato “Italia viva”, nata già morta con la miseria del due per cento che gli passa l’elettorato.
Non dite a Librandi, e non ditelo ai leghisti, che l’intero genere umano è originario dell’Africa dove è nato e si è formato nero per adattamento ambientale, come homo sapiens, di là diffondendosi sull’intero pianeta, dove, per svariate ragioni ambientali, si è formato come bianco, biondo, bruno, alto, basso, occhi grandi o a mandorla o altro, sostituendosi all’uomo di Neanderthal, essere primitivo che dicono sopravviva, a livello di pensiero subumano, in certe lande nordiche dove abbonda il razzismo. E non ditegli che il covid, all’occasione, contagia ugualmente nord e sud, non fategli sapere che il livello di contagi raggiunto in alcune province campane e pugliesi è pari a quello padano. Se non volete smontargli l’illusione di essere immune per Dna, non ditegli che al mondo esiste un’unica razza, quella umana, e che la diffusione del covid non conosce frontiere se non quelle delle relazioni umane distanziate, dell’età e delle norme di sicurezza.
E più di tutto, non dite ai padri del pensiero umano che nel ventunesimo secolo il Bel Paese è governato da tali esemplari diffusori di banalità da osteria subalpina. La cui intelligenza è più nota come furbizia nel barcamenarsi nelle stanze, incappucciate e non, del potere, come fa il più noto Matteo Renzi che strizza l’occhio al pari Matteo leghista nel promettergli un governo “tecnico” da farsi insieme al Berlusca, in questo seguito dal dispregiatore d’ambiente, amante del carbon fossile, Calenda, lo stesso che da ministro qual era ha sparato ciniche sentenze contro la vita dei tarantini.
La torta da spartirsi è enorme, composta com’è dai 209 miliardi del Recovery fund europeo, oltre che dai soliti fondi nazionali, e si apre la lotta all’ultimo sangue su chi deve dividerla. Non che ci piaccia questo governo, il quale già prospetta di derubare il Sud di 75 miliardi di Euro sui 145 che gli spettano per via dei criteri stabiliti dall’unione europea, allo scopo di ridurre il forte divario economico Nord-Sud creato dallo stato italiano in 160 anni di discriminazioni a danno del Mezzogiorno. Ma immaginate che cosa sarebbe del Sud con un governo composto da antimeridionali seriali quali quelli che si preparano a sostituirlo, tra l’altro in piena guerra di pandemia. Nulla di più cinico e folle. Ma la lucida follia è parte del potere italiano che, impedendo al Sud di crescere per cieca avidità, impedisce la crescita dell’intero paese.
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