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Riprogrammazione informatica umana e autotutela

Riprogrammazione informatica umana e autotutela

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E’ da alcuni anni che l’umanita’ intera e’ costretta ed abituata a passare un tempo indefinito sui social media e ad operare con telefoni, tavolette e computer di ogni sorta.

Come ha affermato recentemente un ingegnere informatico di origini indiane, nonche’ cocreatore di Facebook, siamo globalmente sottoposti ad un processo di riprogrammazione in chiave informatica, che era un’obiettivo iniziale della squadra edificatrice di Facebook e similari, oltre che di coloro al comando dell’impalcatura informatica intera. Oggi tuttavia, il processo di riprogrammazione mentale umana, su processi informatici e virtuali, e’ scappata di mano a causa dell’offerta di un completo mondo parallelo sui telefoni. La differenza tra l’offerta virtuale e’ quella fisica, risiede nell’anempatia e straniamento offerto dall’intelligenza artificiale che regola la rete. In tal modo le persone sono sempre piu’ estranee alla normalita’ ed alla fisicita’, ingabbiate in una Matrix la cui unica via di uscita sta nel suo totale spegnimento, come sciorina l’ingegnere di Facebook pentito. Egli alla figlia ha obbligato di non utilizzare in alcun modo i social network, forte della sua opulenza originata da Facebook; per le persone comuni invece, progressivamente piu’ dissociate, incapaci di risolvere i problemi e rispondere ai quesiti senza intelligenza artificiale, e’ consigliabile uscire dai social solo dal punto di vista sociale ma non lavorativo. Dunque e’ opportuno rispettare tassativamente dei divieti di utilizzo dei social, eccettuato il lavoro o funzione di arricchimento culturale. Il lavoro di regolamentazione delle reti internet e dei social, eluso dagli organi legislativi europei, spetta oggi agli utenti che hanno a cuore il mantenimento del proprio sviluppo empatico, sociale, relazionale e intellettivo, cui dovrebbe uscire dai social allo scatto giornaliero di un limite orario superato. In alternativa la riprogrammazione effettiva a livello neurale, abbracciera’ anche gli utenti consapevoli, in una spirale teleoligica al controllo mentale e alla degradazione comportamentale mondiale, nelle mani di organismi privati, apolidi, decentralizzati fisicamente ma di fatto centralizzati nel potere politico ed economico mondiale.

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