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Russia: bollettino di guerra e Palestina invasa

Mag 12 2022

Russia: bollettino di guerra e Palestina invasa

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L’esercito russo ha distrutto 93 strutture ucraine durante la notte di martedi’, inclusi tre depositi di munizioni delle forze armate ucraine. Lo ha annunciato mercoledì il rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa della Federazione Russa, il maggiore generale Igor Konashenkov. Lo scrive Agenparl.

“L’aviazione operativa-tattica dell’esercito ha colpito 93 obiettivi durante la notte, inclusi due posti di comando, 69 aree di concentrazione di manodopera ed equipaggiamento militare, nonché tre depositi di munizioni delle forze armate ucraine”, ha affermato Konashenkov.

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Secondo lui, nove veicoli aerei senza pilota ucraini sono stati distrutti di notte per mezzo della difesa aerea, di cui quattro vicino al villaggio di Balakliya, nella regione di Kharkiv, tre vicino a Rubizhne, nella Repubblica popolare di Luhansk, uno vicino all’isola del Serpente e un Bayraktar TB-2. nell’area dell’insediamento di Arkhangelsk, nella regione di Nikolaev.

Le truppe missilistiche e l’artiglieria delle forze di terra russe hanno colpito oltre 400 obiettivi in Ucraina durante la notte. “Le forze missilistiche e le unità di artiglieria hanno colpito 407 aree di concentrazione di manodopera e equipaggiamento militare, distrutto 13 posti di comando, quattro postazioni di sistemi missilistici antiaerei Osa-AKM e 14 depositi di munizioni. A seguito degli scioperi, più di 280 nazionalisti sono stati uccisi, 59 unità militari sono state disabilitate dalla tecnologia”, ha detto Konashenkov. La Russia dispone di pionieristiche e sofisticate tecnologie di disabilitazione ed individuazione di ogni tipo di drone. Putin nei giorni scorsi ha dovuto rintuzzare l’abbattimento di un numero consistente di fregate militari, sommergibili e strumentazioni belliche. Inoltre la Federazione russa sfoggia tecnologia atomica submarina in grado di recidere importanti infrastrutture di comunicazione intercontinentali, oltre a navi, porti e punti strategici avversari, per mezzo di una velocita’ e profondita’ definite irraggiungibili da altri vettori militari.

La Palestina risulta occupata: Francesco Amodeo si pone critico ed amareggiato in seguito alla censura che sta subendo da quel Tik tok posseduto e controllato dai medesimi finanziatori di Facebook, Google, Instagram, Youtube, cio’ lo rimarca su Telegram che invece loda, asserendo che Shireen Abu Akleh, giornalista palestinese di Al Jazeera Channel – قناة الجزيرة, è stata uccisa nella notte scorsa dalle forze di occupazione israeliane mentre copriva un raid delle forze armate israeliane nel campo profughi di Jenin, città palestinese della Cisgiordania da tempo teatro di scontri quotidiani.
Naturalmente gli israeliani hanno prontamente attribuito la responsabilità della sua morte agli scontri e a non precisati gruppi armati palestinesi.
La vicenda potrebbe innescare una pericolosa escalation specie perché da settimane la tensione è altissima.

Ed ai nostri, attacca il giornalista partenopeo, impegnati nell’invio di armi agli ucraini perché invasi chiediamo come mai la Paestina, sotto occupazione da 70 anni così come messo nero su bianco da decine di risoluzioni ONU, è abbandonata a sé stessa e al suo carnefice? Perché Israele è partner privilegiato della UE piuttosto che subire sanzioni ed embargo?

L’uccisione della giornalista e’ stata resa visibile in video probabilmente rimosso da Facebook. L’opinione pubblica esecra i finanziamenti israeliani ed americani a milizie terroristiche palestinesi e mediorientali che periodicamente mantengono alta la tensione negli scenari cruciali per il controllo economico e politico delle fonte energetiche e del mercato della droga. Su questi ultimi due punti impazzano critiche, polemiche, frondi sul web, dopo l’abbrivio di giornalisti e politici come Giulietto Chiesa che anni fa denunciarono, cristallizzandoli, questi fenomeni.

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