Search:

Sanita’: migliora, poco, il Sud

Lug 21 2022

Sanita’: migliora, poco, il Sud

image_pdfimage_print

Loading

Le prestazioni regionali in sanita’ confermano, anche quest’anno, un sud senza tutele. L’ultima edizione del progetto registra quanto sia importante la dimensione Equità per gli Utenti del servizio sanitario e meno importante per le Istituzioni e il Management aziendale che invece si concentrano di più sulla Appropriatezza e sugli Esiti.

La “Equità” tiene conto della quota di persone che rinunciano a sostenere spese sanitarie per motivi economici, della quota di famiglie impoverite a causa di spese socio-sanitarie e della quota di cittadini che si ricovera fuori Regione. Praticamente si affronta l’aspetto dell’impatto economico dei consumi sanitari sui bilanci delle famiglie e il limite di accesso all’assistenza derivante da una eventuale inadeguatezza dell’offerta nella propria regione di residenza.

Gli “Esiti” invece sono riferiti alla mortalità evitabile e all’aspettativa di vita in buona salute. Ci si riferisce al tema dei corretti stili di vita quindi alla prevenzione e soprattutto alla qualità più che quantità della vita fruibile dalla popolazione.

Quattro Regioni sembrano avere livelli di tutela della salute migliori di altre: Veneto, EmiliaRomagna, Toscana e Lombardia con le prime due superiori alla media. Seguono PA Trento, Umbria, Friuli Venezia Giulia e PA Bolzano; nella media quindi Sardegna, Piemonte, Valle d’Aosta, Marche, Liguria, Lazio e Basilicata con livelli di performance sufficienti. Infine Sicilia, Puglia, Molise, Abruzzo, Campania e Calabria si attestano su livelli inferiori con la Calabria che rimane negli anni stabilmente ultima senza segni di particolare recupero.

“Dalla dinamica registrata negli anni è emerso un miglioramento di molti indicatori, che ha interessato soprattutto le realtà del Centro e del Mezzogiorno, permettendo una riduzione del gap rispetto alle altre ripartizioni geografiche. Rimangono due zone d’ombra: quella generale relativa alla variabilità dello sviluppo della digitalizzazione; e quella del peggioramento dell’equità nel Sud, che esaspera le disparità esistenti.” Comunque il costo dei medicinali spesati dalla regione, in Campania, esprime un aumento, con spese ampliate per i centri di analisi, per cui sono crescenti in numero, i soggetti che rinunciano alla diagnostica, binariamente all’acquisto di medicinali migliorativi del proprio benessere.

0 Comments
Share Post