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Il vero guadagno del Pnrr; bilancio stato ed evasione falsi

Ott 27 2021

Il vero guadagno del Pnrr; bilancio stato ed evasione falsi

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Il lodato e seguitissimo finanzialista e professore di economia Malvezzi, ha sciorinato recentemente su Youtube ad una radio intervistante, dati e calcoli che trasecolano in relazione al Pnnr in atto, con i conseguenti Mes ed analoghi per l’Italia. Secondo i temi sollevati dall’economista, il guadagno netto per l’Italia alla luce dei fondi europei post-Covid, sarebbe di miseri cinque miliardi, alla luce di riforme imposte e per gli anni avvenire, imperniate sul taglio delle pensioni, ulteriore cesura dei salari, aggravio di imposte sulla casa e sui conti correnti, recisione dei servizi pubblici garantiti inerenti la sanita’, l’istruzione, fino alla magistratura. Senza inoltre omettere le cessioni parziali ed in seguito maggiori, di imprese pubbliche alla stregua di Tim, Monte Paschi di Siena svenduta secondo alcuni, alla Unicredit privatizzata e finita nell’ “orbita” francese.

In questa ottica aziende piccole e medie non sono piu’ definite strategiche di conseguenza non rientreranno nei sussidi statali: qui si allude a ristoranti, bar, alberghi, concessionarie automobilistiche, imprese di imbarcazioni medie e piccole da diporto. Inoltre Malvezzi cita il bilancio statale come menzognero riguardo la pace fiscale ed i crediti fiscali dello stato-equivalenti a mille miliardi ossia meta’ del pil-. Infatti lo stato potra’ esigere solo il 12% dei crediti fiscali recenti-non piu’ di una decade fa di contrazione-, mentre per i crediti datati lo stato potra’ incassare solo il 4% il che si traduce in aumenti di tasse per finanziarsi, con una pressione fiscale aggregata che vede l’Italia reclamare il 60% dei guadagni netti.

Il professore ed opinionista in ambito aziendale e finanziario Malvezzi tuttavia, enfatizza un dato che e’ paradossale, ovvero che dei crediti fiscali italiani solo un quarto proviene dalle imprese, viceversa il 75% da singoli cittadini implicati in reati veniali con la pubblica amministrazione relativi mancati pagamenti di multe, tasse di circolazioni e sanzioni analoghe. Da qui viene sfatata la narrazione degli imprenditori evasori e disonesti e parte l’invettiva politica del finanzialista: le gabelle in Italia sono cosi’ alte, e da quarant’anni, a causa del diritto di prelazione nell’acquisto di debito pubblico assicurato a banche commerciali private e fondi d’investimento oriundi, i cui interessi sul debito vengono riscossi per mezzo di pressione fiscale crescente. Malvezzi al tal proposito esecra i fautori d divorzio tra banca d’Italia e ministero del tesoro, che hanno spianato la strada agli speculatori ed impedito l’acquisto di titoli di stato da parte dei correntisti italiani oggi sempre piu’ spoliati, ed in grado di guadagnare con il debito in un meccanismo virtuoso che manterrebbe acquisti in Italia, garanzie in Italia, ricavi in Italia.

A corollario di cio’ Malvezzi denigra Pnnr Recovery e Mes di fatto attuati in Italia, come meccanismi capestro in contrasto con la piena capacita’ liquida italiana, di finanziarsi mastodonticamente e senza debiti, alla luce dei 138 miliardi in pronto cassa gia’ disponibili circa un anno fa.

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