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Napoli: al porto dispetto costoso al cittadino

Ago 27 2022

Napoli: al porto dispetto costoso al cittadino

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E’ nel porto di Napoli che, ad onta dell’afflusso turistico monstre che l’ha installata all’acme delle citta’ piu’ visitate in Italia nel 2022, si e’ consumato uno scempio inverosimile, nella notte tra giovedi’ 25 agosto e venerdi’ 26 agosto, ai danni di un cittadino, giornalista, diversamente abile, che si reca in modo altalenante al sito marittimo del capoluogo campano: il giornalista ed anzitutto cittadino tra l’altro meridionalista e pasionario sui temi di scagionamento di Napoli e relativi il proprio sviluppo economico con investimenti statali fattivi ed ingenti, oltre che diversamente abile, per motivi di privatezza predilige in questo caso l’anonimato. Ma l’episodio di cui e’ stato vittima il cittadino/consumatore, e’ aberrante: giacche’ si tratta di un trittico di graffi procurati da un chiodo, che si estendono per tutta la fiancata destra della sua Audi a6 vecchio modello, sfregiandola dal bagagliaio al motore; e cio’ desta sgomento e sopratutto sconforto, per le condizioni del porto di Napoli in fase di continua espansione ma, dal punto di vista della sicurezza, palesemente insufficiente. Il cittadino proprietario dell’Audi si era recato per una sola giornata ad Ischia, posteggiando, anche se possessore del certificato di permesso e registrato al passaggio nelle zone a traffico limitato, in uno stallo ravvicinato il muro sul cui livello superiore, si erge un parcheggio privato dall’insegna rutilante. Inoltre il guidatore si era premurato di pagare 4€ ad un parcheggiatore abusivo canuto ed insistente che ne reclamava 5, ma solo per una questione di sicurezza della macchina. Quest’ultima non impediva altri stalli ne’ il passaggio ne’ l’ingresso al succitato parcheggio, eppure si e’ ritrovata, il giorno seguente, con dei graffi profondi, lunghissimi, che hanno causato un nocumento ben superiore ai mille euro.

La capitaneria portuale, alla richiesta di accesso per le registrazioni delle telecamere finalizzata ad individuare il colpevole, ha esortato con successo il proprietario dell’auto a recarsi nel Commissariato di polizia centrale per sporgere denuncia, anziche’ avviare la pratica ed il sopralluogo presso la polizia portuale che sembra a questo punto asintotica, rispetto le esigenze di tranquillita’ dei viaggiatori e delle macchine parcheggiate nel porto. Dunque il malcapitato possessore dell’auto inficiata, alle ore 6:00 del mattino e’ uscito a sporgere denuncia penale e civile, che poi ha passato alla Capitaneria di porto, la quale lo ha mandato all’Autorita’ portuale dirimpetti. E quest’ultima ha fatto si’ che il cittadino danneggiato dall’atto vandalico alla propria auto, tornasse alla polizia portuale che a sua volta ha affermato quanto occorresse l’intermediazione di un avvocato per accedere alle immagini della telecamera, previa pec alla propria segreteria. Il costo dell’avvocato per concretizzare una pratica risarcitoria al cittadino con la fiancata dell’auto totalmente imbruttita, e’ stato di centocinquanta euro anticipati, cui si aggiungeranno altri denari al momento ipotetico del processo al delinquente in questione, che partirebbe in automatico in caso di individuazione della propria identita’.

In sede giudiziaria il cittadino proprietario della macchina diruta ormai, dovrebbe modularsi come parte civile danneggiata, se il delinquente che gli ha sfrisato l’auto venisse identificato, ed a quel punto potrebbe vedersi riconosciuti i danni materiali e morali, che nella fattispecie della riparazione della vettura, dovra’ anticipare egli. Tuttavia, a detta del comandante della polizia portuale di Napoli, se la pec dell’avvocato per accedere ai nastri delle telecamere, tardasse di cinque giorni, non potrebbe avere nulla in quanto dai quattro ai sette giorni tali nastri vengono cancellati. Inoltre, spiegava il comandante ai microfoni del quotidiano nazionale Adfnews.ithttp://Adfnews.it, c’e’ il pericolo di non scoprire l’identita’ del malfattore che ha graffiato in modo irreversibile l’auto del disabile, in quanto se l’infame autore del dispetto avesse indossato un berretto, le telecamere non potrebbero visualizzare il volto, giacche’ sono poste verso l’alto con impossibilita’ di modulazione precisa in tutte le direzioni.

Quando sono state chieste delucidazioni sulle telecamere del parcheggio e quelle limitrofe, in relazione alle graffiature dell’Audi 6, da parte del giornalista, all’addetto del parcheggio sovrastante la macchina, esso ha glissato senza esimere imbarazzo, mortificazione e timore, il che ha portato il giornalista con ridotte capacita’ motorie vittima dell’aggressione alla macchina, a sospettare che gli autori del gesto nefando, risiedano al garage con l’insegna sgargiante poco prima la biglietteria per Ischia. Eppure le prove per giungere al colpevole sono di pertinenza della polizia portuale e del commissariato del centro storico a poca distanza dal porto, cui afferisce la discrezionalita’ in termini di eventuali indagini su quest’ultimo. Nel caso l’autore del crimine contro il cittadino proprietario dell’Audi interamente graffiata percepisca reddito di cittadinanza, questo sarebbe parzialmente pignorabile per ripagarne i danni, secondo una recentissima prescrizione legislativa.

La notizia positiva dell’intera vicenda risiede nel fatto che, in caso non si riconosca l’artefice del reato contro il cittadino disabile presso il porto di Napoli, egli sarebbe ripagato dal “fondo vittime della strada”, che costituisce esclusivamente una polizza assicurativa degli enti pubblici con la societa’ Generali, la quale non riconosce pagamenti elevati agli sfortunati interessati, che esulano il valore della macchina, per cui non ineriscono i danni psicologici e morali, oltre a quelli appunto del veicolo rapportato all’eta’ effettiva, anziche’ al valore originario.

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