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Paolo Paoletti: addio Marines, Napoli favorito

Ott 12 2022

Paolo Paoletti: addio Marines, Napoli favorito

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ADDIO GIAMPIERO, ‘MARINES’ SENZA LIMITI. IL NAPOLI E’ FAVORITO SCUDETTO E SPALLETTI NON SI NASCONDA: NON ESISTONO 8 COMPETITOR, IL MONDIALE AIUTA GLI AZZURRI.

Il primo pensiero è per Giampiero Ventrone. Abbiamo lavorato insieme nella SSCNapoli, lui Preparatore Atletico, proveniente dal Campania Puteolana; io Direttore Organizzativo e delle Pr, ‘in prestito’ da La Repubblica.
Ne conserverò un ricordo prezioso sopratutto per il principio per cui “non ci sono mai limiti e niente è impossibile”, nella vita come nello sport.
Giampi gentile e caparbio contribuì generosamente alla qualificazione alla zona Uefa – oggi zona Champions – nella stagione di Lippi allenatore, il quale dopo un inizio guardingo e di pregiudizi ne imparò ad apprezzarne impegno e sacrificio. Poi Marcello non se ne separò più portandolo con se alla Juve ed in Nazionale, Campione del Mondo 2006.
Ventrone avrebbe meritato la presenza ufficiale con stendardo e Presidenza ai funerali in via Petrarca, ma tant’è De Laurentis…
Proprio Ventrone ed il suo principio ispiratore mi aiuta ad indagare la stagione al momento più che positiva del Napoli. Primo in classifica in campionato e nel girone Champions; questa partenza razzo si spiega in 3 motivi: 1. rosa migliore dello scorso anno per qualità, 2. migliore motivazione e spregiudicatezza dei giocatori, 3. Conduzione assoluta di Spalletti che diversamente dallo scorso anno può gestire lo spogliatoio senza riguardi per senatori e idoli delle folle. Ovviamente ad agosto le partenze di Ospina, Koulibaly, Insigne e Mertens giustificavano timori e dubbi; oggi il Napoli, per risultati e prestazioni, diventa il candidato numero uno alla vittoria dello scudetto.


Non è vero infatti, come dice Spalletti, che sono 8 a concorrere per il titolo, perchè se ci sono 5 squadre in 3 punti e 6 in 4, il ritardo accumulato da Juventus e Inter, mettono già fuorigioco le due ex Big, addirittura con i rispettivi allenatori a rischio.
Atalanta e Udinese, eccezionali per l’inizio stagione scoppiettante, alla lunga crolleranno per evidente minore qualità della rosa. La Lazio resta inaffidabile, prigioniera di un ambiente irrequieto e disorientante. Il Milan, come la Lazio, indietro dei 3 punti persi nello scontro diretto, sta valutando gli obiettivi stagionali, impegnando molte risorse fisiche e mentali in Champions e sopratutto coinvolta con 13 nazionali che andranno in Qatar, nel primo e terribile mondiale invernale che spacca in due il campionato, senza certezze su come sarà la seconda parte da gennaio in poi.
Anche su questo che non è un dettaglio, il Napoli è avvantaggiato: su 18 nazionali in rosa, solo 6 parteciperanno in Qatar e Spalletti potrà dedicarsi ai tanti che rimarranno ad allenarsi curandone sia l’aspetto fisico sia tattico.
Ci sono insomma tutti i presupposti per approfittare di una stagione unica, dove nessuno sa come ci si ripresenterà alla ripresa dell’Epifania e nonostante il -2 rispetto all’anno scorso, proprio il Napoli soffrirà meno dei valori assoluti per vincere.


Anche la fortuna ha accompagnato finora se contro il Milan, battuto, Leao – molto più determinante di Osimhen – non c’era e Dybala – che cambia completamente la Roma – non ci sarà nello scontro diretto dell’Olimpico il 23 ottobre.
Resta una sola incognita: Spalletti non ha mai vinto lo scudetto, nonostante sia stato alla guida di due club importanti come Roma e Inter. Luciano è sempre lo stesso, anzi migliorato dall’esperienza in Russia. E stavolta al secondo anno di Napoli può fare e disfare a piacimento. Deve solo evitare di nascondersi ed ammettere pubblicamente che il Napoli è il vero favorito del campionato. Sarebbe il segnale migliore per i giocatori ed il senso di responsabilità che deve esprimere tutto l’ambiente. Oltre il rammarico per il 5-1 beccato dalla Primavera ad Amsterdam, a conferma che nella gestione De Laurentis conta solo l’oggi. Per i soliti, ovvii, motivi.
P.S. Un grande in bocca al lupo per Fabio Cannavaro. A Benevento non sarà una passeggiata ma è il giusto viatico per arrivare alla panchina del Napoli.
P.P.S. Caro Cassano quelli che definisci gli ‘scappati di casa’, erano 7 ragazzi della Primavera che contribuirono a vincere il Primo Storico Scudetto. Nessun club in Italia che non aveva mai vinto prima è riuscito a tanto.

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