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Ztl: stato vs disabili

Set 29 2021

Ztl: stato vs disabili

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Si registra a Napoli ed Ischia, nella prima da poco tempo e nella seconda da alcuni anni, un incremento di verbali salati ai danni dei cittadini con disabilita’: ieri stava per essere multato in zona esclusiva del Vomero, un giovane che aveva parcheggiato l’auto in ztl ad onta della sua disabilita’ totale, del permesso di parcheggio, della registrazione della targa per il transito nelle zone a traffico limitato. Ad Ischia invece i disabili vengono multati ovunque, su striscie gialle e bianche, purche’ non paghino circa trenta euro mensili di parcheggio cittadino che elude ogni tipo di permesso di sosta.

Il fatto che contraddistingue in modo negativo Napoli relativamente il trattamento ai disabili, risulta il diniego nella sosta in ztl che ne vanifica il permesso di transito. Inoltre il mancato rispetto costante delle regole di sosta, a seconda dello zelo dei vigili e comandanti i quali scaricano sui disabili l’onere del debito comunale che reclama il possesso di sempre nuove risorse a fronte di servizi progressivamente scadenti e tasse crescenti. A cio’ va aggiunto l’obbligo neoimmesso per i disabili, di pagare la sosta in variegate aree delimitate da strisce blu nonche’ il rinnovo dei contrassegni ogni lustro a prescindere dal recupero o dalla condizione del disabile. Se poi inoltre si allude alla mancata integrazione dei dati sui disabili in ogni comune italiano, si deduce il nocumento per ogni persona con deficit qualora si trovasse per cure o svago fuori citta’ e penetrasse aree impedite al transito collettivo.

Risale alla scorsa settimana la denuncia ad Adfnews.it di un cittadino disabile italiano ma non di Roma che era obbligato ad entrare in ztl della Capitale per un servizio inderogabile: egli ha tentato per tutto l’arco della giornata e del giorno successivo, di registrare la propria targa al fine di ottenere il permesso di transito nel centro di Roma; tuttavia si e’ scontrato contro un guasto prolungato dei terminali Atac, che in tal guisa si accomunano a quelli dei servizi di mobilita’ di Napoli. Alla fine la persona disabile in questione non ha ancora ottenuto la registrazione della propria targa per quel di Roma, ed a prescindere da tutto fra cinque anni dovra’ avviare nuovamente la procedura di registrazione della sua targa automobilistica per Roma e per la citta’ in cui abita.

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